Descrizione
È una costruzione molto semplice, a navata unica con abside semicircolare, che lascia ancora vedere il paramento murario originale a filaretto di alberese conservato nella facciata a capanna e nella struttura muraria, mentre la copertura a volte del soffitto risale a un intervento ottocentesco, così come l’unico spiovente che il tetto presenta all’esterno, a partire da circa la metà della costruzione. Alla stessa epoca dovrebbe risalire la finestrella a campana aperta in facciata in sostituzione della monofora originale. Un piccolo campanile a vela con bifora è presente sul lato sinistro. La canonica fu eretta ai tempi del Granduca Pietro Leopoldo. In facciata si nota una maiolica di recente fattura, rappresentante un episodio della Via Crucis, posta sopra una piccola lapide con l’iscrizione “MISSIONI / 1935”.
All’interno, il presbiterio è introdotto da due gradini, ma manca il tipico arco trionfale di raccordo con la navata. Le lesene leggermente aggettanti dal muro e dalla costolonatura della volta suggeriscono debolmente una suddivisione in tre campate. Le pareti della chiesa, con le pietre a vista, sono decorate da alcuni dipinti su tela, tra i quali spiccano un San Giovanni Battista e un San Giusto [?] del Seicento, di buona fattura, oltre ad un più debole Transito di San Giuseppe. Il soffitto è affrescato con un San Giusto in gloria [?] di gusto popolaresco, che si direbbe del tardo Ottocento. Dal presbiterio, a destra, si accede alla sagrestia, dove si trova un altare in stucco che dovrebbe risalire all’inizio del Novecento.
Intorno al 1950, la chiesa è stata restaurata dalla Soprintendenza ai Monumenti di Siena: in quell’occasione fu asportato l’intonaco dalle pareti interne e furono rifatti il pavimento e il soffitto.
Modalità d'accesso
Accesso solo tramite scale