Museo Archeologico del Chianti MACH

Questo Museo è dedicato alla memoria di Lorenzo Brogi, fondatore, Presidente, anima stessa del Gruppo Archeologico Salingolpe di Castellina in Chianti e per un decennio Assessore alla Cultura di questo Comune.

Museo Archeologico del Chianti MACH
Municipium

Descrizione

Nasce dalla sua passione per la parte più antica della nostra storia; dalla sua determinazione nel cercarla, portarla alla luce, raccontarla, condividerla: capire meglio da dove veniamo per comprendere meglio chi siamo.
Un progetto a cui molti, con lui e dopo di lui, hanno lavorato, molti altri ancora lavoreranno. Li ringraziamo tutti.
Un cammino importante è stato intrapreso.
A Lorenzo grazie, per averci segnato la strada”.
Il Museo archeologico del Chianti senese, inaugurato il 21 aprile 2006, è situato all’interno della quattrocentesca fortificazione fiorentina in Piazza del Comune, nel centro storico di Castellina. Con decreto regionale n°5984 del 18/12/2012, è stato accreditato ai sensi della legge della Regione Toscana n°1/2009. Un Museo progettato e realizzato per accogliere il visitatore in maniera quanto più amichevole, che si presenta come una struttura interattiva e di immediata fruibilità grazie ad un atrio di ingresso di libero accesso e un sistema di proiezioni video che divulgano informazioni sulla storia del territorio e delle popolazioni locali che lo hanno abitato.

Il percorso espositivo è articolato in quattro sale e termina nell'atrio della Rocca medievale, proponendo un viaggio che, attraverso il ricco patrimonio proveniente dalle aree archeologiche locali (Montecalvario e Poggino di Fonterutoli a Castellina; Poggio la Croce a Radda; Cetamura a Gaiole), inizia 3000 anni fa con i reperti dei pastori transumanti del Bronzo Finale, passa per il periodo orientalizzante dei principi di circa 2700 anni fa e arriva al periodo etrusco-ellenistico, con la rete delle fortificazioni d’altura, di circa 2300 anni fa.

Tra i materiali esposti spicca per importanza il carro di Montecalvario restaurato presso il laboratorio di Gonfienti (Prato) in collaborazione con la Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana e Fondazione Musei Senesi, nel corso del 2013, ed esposto dal 5 aprile 2014 nell'atrio della Rocca medievale (vedi paragrafo sotto), la testa felina in pietra serena, simbolo del Museo, i monili rinvenuti dai corredi di altre tombe principesche dell'area (oreficerie, avori, bronzi, ceramica dipinta) e alcuni semi combusti di vitis vinifera che attestano la secolarità della vocazione vitivinicola del territorio chiantigiano. La visita prevede anche il passaggio dai suggestivi ambienti della Torre (Sala del Consiglio e Sala del Capitano) e la possibilità di salire fino al camminamento superiore, da cui si può godere di un panorama mozzafiato di tutto il territorio limitrofo: da Siena a Volterra, dalle colline chiantigiane alle montagne del Casentino.

Un museo archeologico nel Chianti

Il 10 aprile 1902 una commissione inviata dal Prefetto di Siena si recò a Castellina in Chianti per relazionare su una vicenda che ancora oggi può essere considerata la più nota scoperta archeologica del Chianti: il ritrovamento di una delle quattro tombe che costituiscono il Tumulo di Montecalvario. Non molto tempo dopo (la tomba fu effettivamente scavata nel 1904), il 20 aprile del 1906, il Sindaco di Castellina in Chianti, su richiesta del Consiglio Comunale, inviava all’allora direttore del Reale Museo Archeologico e Soprintendenza degli Scavi di Antichità in Etruria, Luigi Adriano Milani, la richiesta di poter realizzare una “collezione locale”. Il Museo archeologico del Chianti senese nascerà, quasi esattamente, cento anni dopo, grazie all'azione sinergica dell'Amministrazione Comunale e della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana.

Nel frattempo, la ricerca archeologica nel Chianti ha continuato a svilupparsi acquisendo nuove conoscenze sull’importanza di questo territorio in epoca etrusca, oltre ad aprire nuove prospettive con la scoperta di insediamenti ancora più antichi.
Ne è un'ulteriore testimonianza la necropoli del sito del Poggino di Fonterutoli, rinvenuta e resa fruibile durante gli anni'80 grazie al lavoro volontario del Gruppo Archeologico "Salingolpe" di Castellina, coordinato dall'allora Assessore alla Cultura Lorenzo Brogi, e all'indispensabile supporto tecnico-scientifico e di supervisione di Giuseppina Carlotta Cianferoni, per la Soprintendenza.

Questo patrimonio archeologico giustifica la nascita di un museo territoriale per il Chianti senese la cui collezione comprende, quindi, non solo reperti provenienti dal Comune di Castellina in Chianti, ma anche da Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti.
Il Museo Archeologico del Chianti Senese è inserito nella rete della Fondazione Musei Senesi e realizza annualmente sia i programmi regionali quali "Amico Museo" e "Le Notti dell'Archeologia", sia numerose iniziative tematiche in stretta collaborazione con alcuni soggetti territoriali, quali il Consorzio Chianti Classico e l'Associazione dei Viticoltori di Castellina, come ad esempio le due importanti Mostre realizzate in occasione della manifestazione Chianti d'Autunno: "Symposion" (2010) e "Sull'Olio. Oro del Mediterraneo dall'antichità ad oggi" (2011).

Gli splendidi risultati del 2011 e del 2013
Grazie al lavoro svolto dal Direttore Marco Firmati e dal personale della Società cooperativa archeologica A.R.A, con soddisfazione ed orgoglio per l'Amministrazione Comunale e tutta la popolazione di Castellina, nel corso del 2011 il Museo ha superato la soglia delle 10mila visite (10.031).

Allegati

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Modalità d'accesso

Ingresso a piano terra, rendendo l'accesso facilmente accessibile a tutti.
Per raggiungere il piano superiore è disponibile un ascensore.

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Indirizzo

Piazza del Comune, 17, 53011 Castellina in Chianti SI, Italia
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Punti di contatto

Museo Archeologico del Chianti : 0577 742090
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